Benvenuto Roero a Milano

Milano martedi 14 maggio.

Un territorio del Piemonte che merita la giusta attenzione.

Una risorsa unica e storica, un’altra realtà vitivinicola che ci deve rendere orgogliosi del nostro paese e del nostro patrimonio nazionale.

Com’è noto, l’Italia è la terra delle biodiversità. Sono molti i vitigni autoctoni che nascono in questa grande regione del nord ovest; nebbiolo, barbera, dolcetto, freisa, cortese, erbaluce, timorasso, solo per citarne alcuni.

Ne troviamo un’altra di uva estremamente interessante e con un elevato potenziale, l’Arneis. Vitigno collegato a doppia mandata con il Roero appunto.

E quale miglior occasione per esaltarne le caratteristiche e qualità se non un pranzo di presentazione dei Roero Days a Milano, tenutosi martedi 14 maggio 2024?

Il Presidente del Consorzio Tutela Roero Massimo Damonte ha raccontato storie e aneddoti di questo vitigno i cui vini hanno un enorme potenziale ed una forte peculiarità.

Il celebre e raffinato ristorante Sadler ci ha proposto un menù in abbinamento ai vini presentati.

Si parte con un Metodo Classico DOCG Blanc de Blanc da uve Arneis, in purezza. “Giovanni” è un dosaggio zero di accentuata freschezza e con sentori minerali al naso e in bocca. Ben 53 mesi sui lieviti, inaspettato millesimo 2018 di intensità ed eleganza. 

Ad accompagnare la deliziosa tartare di bue fassone con crema all’uovo e tartufo nero, il primo Roero Docg del pranzo, San Michele 2022 di Deltetto, 100% Arneis. Vino fresco e ben strutturato grazie alle fasi di vinificazione ed affinamenti tra acciaio, cemento, barrique di rovere francese e bottiglia.

Con il terzo vino, viaggiamo oltre 10 anni nel passato grazie al Roero DOCG Renesio 2013 di Malvirà.

Longevità e personalità le sue caratteristiche principali, una costante “liasion” con il territorio, sabbioso e straordinariamente minerale, sensazione che ritroviamo in questo prodotto affinato esclusivamente in acciaio e bottiglia. Esaltate reciprocamente le qualità del vino e della Fregola sarda allo zafferano e finocchietto con vongole veraci al verde.

Eccellenza per finire, primo e unico rosso, uno strepitoso (si, forse un pò giovane…) Roero Docg Printi Monchiero Carbone, annata 2000, si, avete letto bene. Duemila!

Freschezza, intensità e persistenza duratura, tannino nobile. Nebbiolo in purezza, pura come la sua armonia e fragranza. Abbinamento perfetto con Costoletta di agnello arrosto al timo con caponatina di verdure e patate.

Sono state presentate inoltre, le nuove etichette che ne delineano una forte rappresentazione del territorio, vivacità nei colori, intensità e schiettezza.

Infine, imperdibile appuntamento lunedì 3 giugno 2024, Roero days 2024 con oltre 60 produttori, 500 vini, Palazzo Giureconsulti, Milano, dalle 11 alle 19.

Per informazioni e iscrizioni: https://www.consorziodelroero.it/roero-days-2024/

Quello che mi ha colpito più di ogni cosa è stata la voglia di far conoscere questi prodotti e questo territorio. A volte ci lasciamo tentare dalla solita routine, i soliti gesti, i soliti vini, i soliti territori, per non osare, per paura di abbandonare la nostra comfort zone, ma siamo onesti, è quando lo facciamo che scopriamo la gioia della novità, del cambiamento e delle soddisfazioni inaspettate. Non facciamoci prendere dall’imbarazzo della scelta, non lasciamoci spaventare da quella che è un’immensa fortuna e grazia Divina… migliaia di vitigni autoctoni, centinaia di territori e decine di migliaia di produttori, piccoli, medi e grandi. È questa la nostra risorsa infinita, è questo che ci rende unici ed è questo che noi dovremmo sempre ricordare quando scegliamo un calice di vino o meglio ancora una bottiglia!

Daniele Sottile